Tired Of Being Alternative Photography, art, design, technology. And everything in-between.

Non qui, ma ora.


Posted by
Eugenio Pini
16 Dec 2013
in adv, photo, human rights
It’s not happening here. But it is happening now.

Abbiamo già dei seri problemi con il qui e ora, figuriamoci con l’altrove.

E allora qualcuno deve darci una mano ad uscire dal guscio. Ma siamo così rannicchiati che per riuscire nell’intento ci deve ingannare. Deve tendere un trabocchetto alla nostra pigra percezione della realtà.

La campagna di affissioni “It’s not happening here. But it is happening now.” di Amnesty International agisce proprio in questo senso. È stata realizzata qualche anno fa, ma sta godendo di un ritorno di fiamma sul web e arriva adesso sotto i miei occhi. D’altro canto il tema che affronta è più attuale che mai.

È composta da 200 poster diversi, ognuno dei quali riproduce una fotografia dell’esatto punto di vista nel quale viene applicato. In questo modo il poster scompare nel contesto. Ma nell’immagine è stato inserito in postproduzione un elemento inaspettato, disturbante. Ed è così che sul marciapiede che percorriamo distrattamente ogni giorno, nella pensilina dentro la quale aspettiamo il tram, prendono corpo le esecuzioni, gli abusi e le torture che stanno accadendo da qualche parte nel mondo nel preciso istante in cui osserviamo. Il video realizzato dalla Walker, l’agenzia che ha curato l’intera campagna, vi aiuterà a comprendere meglio la cosa.

Dal contrasto tra il nostro paesaggio quotidiano e la violenza inattesa incastonata al suo interno nasce la forza di questo lavoro. Siamo chiamati in causa, testimoni diretti, la giustificazione della distanza scompare.

Amnesty International, in cambio della nostra attenzione e del nostro supporto, ci sta dando qualcosa di molto prezioso: un’opportunità di consapevolezza.

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